sabato 24 gennaio 2015

Baby Dragon Cake

 
Questo rappresenta un regalo speciale per un' amica altrettanto speciale.
Da mesi progettavo questa torta display, timorosa che non potesse piacere e speranzosa che potesse bastare a dimostrare tutto l'affetto che provo per lei.
Ornella è una nonna,  una persona dal cuore grande...una super mamma del "nord" ma con un cuore del "sud"!
Spesso lei scherza su questa cosa e io rimango ad ascoltarla divertita perché, nonostante l' intero stivale ci separi, da subito ho avuto l'impressione di conoscerla da sempre capendo di poter condividere con lei scorci di vita, di poter contare sui suoi consigli materni o di poterle fare confidenze cosi' come si fa abitualmente con una cara amica d'avanti ad un tè.

Ovviamente, dietro una donna cosi', puo' solo esserci una famiglia meravigliosa.

Per ripagare in parte il suo affetto (non ci riuscirò mai!) e dimostrarle quanto le voglio bene, ho deciso di realizzare qualcosa per il primo compleanno del suo amato nipotino, nonostante le distanze che ci separano.

 
Concordato che lei avrebbe pensato a finire la torta finta con un piano vero, decido di realizzare qualcosa di stabile e che durante il trasporto potesse sopportare i colpi, inventandomi per altro una struttura di polistirolo che sarebbe dovuta essere una botte di ferro... dico sarebbe...

In effetti questa storia non ha un bel lieto fine perché il mio gabbiotto indistruttibile è andato a finire nelle mani di un corriere "poco delicato" che avrà pensato bene di lanciare la scatola durante il carico e lo scarico visto che, aprendo felicemente il pacco arrivato a destinazione, Ornella si è ritrovata ad osservare impietrita pezzi della copertura appiccicata sul tetto della scatola... e il piccolo draghetto... beh... immaginate voi!

Lei dispiaciutissima per me... io mortificata per la loro festa a tema organizzata in funzione al topper che stavo realizzando, fatto sta che i giorni a seguire non sono stati facili da digerire per entrambe :)

Per giorni lei continuava a chiedermi scusa per il disturbo che mi aveva dato (come vi dicevo lei esagera nelle esternazioni d' affetto... è  proprio sicula dentro), ma in fondo io ero felice per una cosa che adesso saprà leggendo: Il piccolo Raoul avrà il ricordo di una meravigliosa torta fatta totalmente dalla sua nonna in pochissimi giorni, un ricordo meraviglioso che porterà con se per tutta la vita.
Ritengo che nonostante tutto ci sia stato un lieto fine!

mercoledì 16 luglio 2014

Jake and the neverland pirates cake


Dopo mesi di pura astinenza Jake è stata per me una bella sfida!
Con calma e con tutta la serenità a cui ero abituata un tempo, parte lo schizzo, sbucano fuori delle faccine sorridenti, nasce l'intrigante rebus dell' incastro di colori che come sempre mi diverte tantissimo ma che allo stesso tempo mi impaurisce: basta veramente poco per rovinare lavoro di intere settimane.
Impavida afferro la penna del mio aerografo e con un getto sicuro (finto), di chi sa che non puo' tornare piu' indietro, mi tuffo nel mare di una fantastica isola...

 

Più vado avanti più  mi viene la frenesia di aggiungere particolari ma penso che in realtà le torte con " troppi", "tanti" particolari, non mi sono mai piaciute.
Mi vengono in mente tante di quelle immagini viste riviste e salvate in questi anni  che, a parer mio, meritano la definizione di "bello" ma non riesco a trovare mai  un nesso logico tra tante varietà di stili che mi affascinano e che vorrei prendere come modello.
Amo le torte minimali fatte bene con pochi elementi decorativi ma nello stesso tempo sono affascinata da chi sa incastrare armoniosamente moltissimi elementi nascondendo quasi completamente la torta sottostante.
Forse ciò che accomuna questi artisti è la pulizia dei loro lavori...riguardo il mio lavoro quasi finito e insoddisfatta mi rendo conto che ancora ho da lavorarci su.


Da qualche giorno ritorno a fare cio' che non facevo da tempo: mi perdo per ore sul web ricercando nastri in raso particolari, il colore che manca alla mia collezione, affollo il mio archivio con nuove foto...
Si sarà mica riacceso l'amore? :)

sabato 17 maggio 2014

Una MAISON è sempre una MAISON

 
 
 
Da molti mesi elaboravo l'idea di appendere le scarpette al chiodo, di dedicarmi ad altro e cercare un alternativo modo per far uscire fuori il mio estro, il lato creativo che fa parte di me e che prepotentemente si impone quando razionalmente mi impongo delle regole e delle priorità che meritano, a parer mio, l'impiego della mia energia.
Presa dalla famiglia, dal mio lavoro e incupita da ciò che mi succede intorno decido ad un certo punto di dedicarmi semmai  a qualche altra forma d'arte: la fotografia la pittura...
Ormai convinta che le torte decorate non possano essere ritenute tali ma una forma di business, e come si sa spesso le regole del mercato ti portano ad accettare compromessi che vanno a discapito del voler fare il meglio, mi rendo conto che è arrivato il momento  di tirarmi fuori poiché tutto questo va oltre il mio modo di vivere la faccenda: divertimento, passione, gratificazione.

Questo è ciò che pensavo fino a qualche mese fa... fin quando all'improvviso e inaspettatamente il mio istinto mi dice di ascoltare una di quelle apparenti solite proposte a cui sono abituata a dire: "no mi dispiace!"
Mi è capitato raramente di ritrovare dall' altra parte gente che sia sulla mia lunghezza d'onda o che comunque si è persa ,con immensa delusione , durante il cammino travolta dagli eventi e perdendo di vista i buoni propositi  con cui aveva iniziato.

Non mi ero sbagliata e da li a poco mi rendo conto che mi viene data un occasione "unica" nel suo genere che si sposa in tutto e per tutto con il mio modo di essere e pensare... la chiave giusta per aprire quella porta che stavo per chiudere definitivamente.




A volte capita di imbattersi in richieste uniche nel loro genere al limite dell'impossibile dove, per riuscire, ci vuole costanza, temperamento e una conoscenza tecnica che passo dopo passo deve precedere qualsiasi scelta soprattutto quando si ha una sola possibilità.
C'è differenza tra chi fa un lavoro seguendo dei tutorial da internet o pseudo corsi da pochi
giorni, e chi invece studia, si informa e da un semplice schizzo su un foglio bianco riesce a ideare
un pezzo unico. 
Bisogna sensibilizzare il consumatore a capire le differenze di approccio e di
come gestire tutto l'iter dall'ideazione alla realizzazione al fine di ottenere il massimo risultato tenendo conto delle caratteristiche delle materie prime utilizzate.


 
 
Questa occasione di lavoro ha sicuramente dato delle conferme a un modo di pensare le cose
che  oltrepassa  i  confini  del  "casalingo"  o  dell'  "improvvisato"  lasciando  spazio ad  un  fare  tecnico­ artistico di persone con un loro percorso formativo e professionale di creator in grado di pensare e soddisfare qualsiasi tipo di esigenza senza deludere le aspettative. 




Ovviamente  non sto  qua  a spiegare  gli incastri  e le modalità  con  cui si  opera in  queste occasioni. 
Un lavoro come questo è sicuramente un lavoro creativo ma in determinate situazioni
è proprio l'unione che fa la forza , unione di competenza ed esperienza nel settore.
Essere designer non significa solamente cambiare la propria denominazione professionale da
un giorno all'altro rendendola più gradevole agli altri o per darsi un tono.
 
Seguire le indicazioni di una maison che vuole e pretende una regola compositiva, un' eleganza e un continuo controllo del manufatto non è una cosa semplice che chiunque può fare (sia dare le indicazioni che metterle in pratica). 

 


 E' stata dura... una vera sfida ma per quel che mi riguarda una grande occasione per crescere.

In questo caso nessuno è venuto  a dirmi quanto colorante utilizzare per ottenere il giusto
impasto, quale  marca e quanta pasta modellabile da utilizzare  cosi come io non sono andata certamente a fare  riferimento alle scelte prese  o alle indicazioni ricevute.
 Come dire... per un attimo la mano propria diventa estensione della mente di qualche altro e all' improvviso tutto ritorna ad essere arte!
 
 È  una  cosa  estremamente  impegnativa,  scappa  l'impazientimento, lo sconforto ma  alla  fine  c'è  la soddisfazione di aver ottenuto una cosa unica nel suo genere, creata per una committenza diversa e che sicuramente non puo' essere chiamata semplicemente " torta".
 

domenica 30 marzo 2014

Disney cake: Dumbo




Torno a divertirmi con uno dei più classici personaggi Disney.
Avevo già fatto vedere un passo passo del medesimo personaggio durante la mia partecipazione a una delle puntate di " Le torte di Toni Masterclass", andata in onda la primavera scorsa su Gambero Rosso channel, ma  vorrei dimostrare che apprendendone la tecnica base e facendo tutto con calma, il risultato può essere ogni volta diverso e sorprendente.
Basta munirsi di buona pazienza e non accontentarsi mai del primo risultato!




Torta destinata ad un battesimo.
Scelta dei colori rischiosissima ma soddisfatta dell' effetto finale.




Baby Dumbo Christening Cake